Trattato di Amicizia, Commercio e Navigazione tra Italia e Panama - Trattato di amicizia Italia Panama

Trattato di Amicizia Italia Panama

Cos’è il Trattato di Amicizia, Commercio e Navigazione tra la Repubblica di Panama e la Repubblica Italiana? Trattato di Amicizia Italia Panama

Tutto sul Trattato di Amicizia Italia Panama

El Trattato di Amicizia Italia Panama, firmato il 7 ottobre 1965, rappresenta uno dei pilastri delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Non si tratta solo di un’intesa diplomatica: ha dato origine a una cooperazione solida in diversi ambiti – libera circolazione, commercio, navigazione, residenza, riconoscimento di documenti e assistenza legale – che ancora oggi produce effetti concreti.

Spesso citato per i benefici legati alla residenza permanente degli italiani a Panama, il Trattato di Amicizia Italia Panama è in realtà parte di una strategia più ampia dell’Italia postbellica di rafforzare i rapporti con i Paesi dell’America Latina. La posizione strategica di Panama e il suo sistema economico orientato ai servizi internazionali hanno reso questo accordo particolarmente vantaggioso per entrambe le parti.

Origine e contesto storico del Trattato di Amicizia Italia Panama

La firma del Trattato di Amicizia Italia Panama avvenne a Panama City il 7 ottobre 1965, con l’ambasciatore italiano Raffaele Clementi di San Michele e il Ministro panamense degli Esteri Fernando Eleta Almarán. Le note diplomatiche scambiate in quella fase mostrano una chiara volontà di costruire un rapporto regolato da norme condivise e durature.

La ratifica in Italia, avvenuta con la Legge n. 15 del 1966, rese il Trattato di Amicizia Italia Panama parte integrante dell’ordinamento giuridico italiano. Da quel momento, i diritti e doveri previsti dal trattato sono divenuti vincolanti per le istituzioni italiane e applicabili ai cittadini che intendano usufruirne.

Libertà economiche e riconoscimento reciproco di diritti

Il Trattato di Amicizia Italia Panama garantisce ai cittadini italiani la possibilità di stabilirsi a Panama con pieni diritti economici, a parità di condizioni con i cittadini panamensi. Questo significa accesso all’occupazione, attività commerciali, industriali e nautiche, nel rispetto delle leggi locali.

Allo stesso modo, i cittadini panamensi possono beneficiare in Italia di pari diritti grazie alla reciprocità prevista dal Trattato di Amicizia Italia Panama. Sono inclusi anche aspetti legati alla proprietà immobiliare, con alcune eccezioni previste dalla Costituzione panamense per le aree strategiche, già chiarite tramite note interpretative tra le due ambasciate.

Navigazione e trasporto marittimo: un aspetto centrale

La navigazione è un tema chiave del Trattato di Amicizia Italia Panama, data la posizione strategica del Paese centroamericano. Il riconoscimento dei certificati del Registro Navale Italiano da parte di Panama facilita le operazioni delle imprese marittime italiane nella regione.

Tuttavia, tramite note successive al Trattato di Amicizia Italia Panama, è stato specificato che i privilegi concessi non si estendono al cabotaggio interno, riservato alle navi panamensi. Questo chiarimento, introdotto nel 1967, ha evitato interpretazioni ambigue dell’accordo originario.

Commissioni tecniche bilaterali: cooperazione pratica e continuativa

Il Trattato di Amicizia Italia Panama prevede la creazione di una commissione tecnica paritetica incaricata di definire parametri navali e di navigazione. Questo organismo, composto da esperti dei due Paesi, deve riunirsi a Panama entro due mesi dalla richiesta di una delle Parti.

La presenza di questo meccanismo operativo conferma che il Trattato di Amicizia Italia Panama non è solo simbolico, ma pensato per una cooperazione pratica e continua, con un impatto reale sulla gestione tecnica delle relazioni bilaterali.

Implicazioni per la residenza degli italiani a Panama

Uno degli aspetti più vantaggiosi del Trattato di Amicizia Italia Panama è la possibilità, per i cittadini italiani, di ottenere la residenza permanente a Panama in modo semplificato. Grazie al principio di trattamento paritario, l’iter è agevolato rispetto a quanto previsto per altri stranieri.

Attraverso il Trattato di Amicizia Italia Panama, i cittadini italiani possono richiedere la Cédula e il permesso di lavoro a tempo indeterminato. Anche i familiari a carico possono essere inclusi nella procedura, rendendo l’accordo interessante per chi desidera un trasferimento familiare in un contesto favorevole.

Altri accordi collegati tra Italia e Panama

Accanto al Trattato di Amicizia Italia Panama, nel tempo sono stati siglati altri accordi bilaterali: cooperazione culturale e scientifica (2007), accordo contro la doppia imposizione fiscale (2010), e accordi in materia giudiziaria (2013). Questi strumenti ampliano e rafforzano i contenuti dell’accordo del 1965.

Tutti questi accordi, insieme al Trattato di Amicizia Italia Panama, compongono una rete giuridica che favorisce la mobilità, la protezione legale e le opportunità economiche per cittadini e imprese dei due Paesi.

Il Trattato di Amicizia Italia Panama è ancora attuale

A quasi sessant’anni dalla sua firma, il Trattato di Amicizia Italia Panama continua a essere un punto di riferimento nelle relazioni tra i due Paesi. Offre vantaggi concreti in ambito diplomatico, economico e personale, confermandosi uno strumento efficace per la mobilità internazionale.

Il Trattato di Amicizia Italia Panama non è solo una testimonianza storica: è una base legale viva che permette a cittadini italiani di trovare opportunità di vita e lavoro a Panama, e viceversa, contribuendo allo sviluppo e alla cooperazione tra Europa e America Centrale.

Perché Panama ha modificato il visto per Paesi amici, ma non quello ottenibile tramite il Trattato di Amicizia Italia Panama?

La risposta sta nella differenza giuridica e politica tra i due strumenti.

Il visto per “Paesi amici” è un’iniziativa interna e modificabile

Panama ha introdotto il programma per “Paesi amici” con un decreto del 2012, offrendo residenza semplificata ai cittadini di alcune nazioni amiche. Essendo una misura unilaterale, il governo panamense ha piena libertà di modificarne i requisiti. E infatti, nel 2021, ha ristretto l’accesso, richiedendo un contratto di lavoro o l’acquisto di un immobile. Panama può modificarlo in base a esigenze economiche o politiche interne, senza dover negoziare con altri Paesi.

Il Trattato di Amicizia Italia Panama è un accordo internazionale vincolante

Al contrario, il Trattato di Amicizia Italia Panama, firmato nel 1965, è un trattato bilaterale con valore superiore alla legislazione ordinaria. Contiene diritti reciproci – tra cui la residenza a Panama per gli italiani  e la possibilità di esercitare attività economiche – che non possono essere modificati unilateralmente da Panama. Per cambiarlo, servirebbe un accordo con l’Italia, oppure l’abrogazione formale del trattato da parte di uno dei due Stati.

Attenzione: il trattato è oggi sotto osservazione

Anche se Panama non può agire da sola, l’Italia potrebbe avere motivi per chiedere una revisione o perfino l’abrogazione del Trattato di Amicizia Italia Panama. Il motivo principale è legato al trasferimento di residenza fiscale da parte di cittadini italiani verso Panama, Paese che adotta un sistema di tassazione territoriale (non tassa i redditi esteri). Questo scenario può facilitare:

  • fughe di capitali,

  • ottimizzazioni fiscali aggressive,

  • residenze facili, talvolta solo di facciata.

In un contesto europeo sempre più attento alla trasparenza fiscale e al contrasto all’evasione, l’Italia potrebbe considerare questo trattato come un rischio strategico.

Panama ha potuto modificare il visto per Paesi amici perché è una politica migratoria autonoma. Il Trattato di Amicizia Italia Panama, invece, è molto più difficile da toccare, ma non è intoccabile. L’Italia potrebbe decidere di ridiscuterlo per motivi fiscali e di controllo sulla mobilità internazionale.

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